Sr Lucia ci racconta la vita sgorgata da un anno di pandemia e non solo…
Come dovunque nel mondo, il 2020 è stato un anno molto particolare.
Nel Raggruppamento Cina – India, siamo passate attraverso tappe diverse, vivendo avvenimenti diversi. Nonostante e attraverso tutto, c’è vita!
A Hong Kong, l’unica Ausiliatrice rimasta – Agathe Lim – ha continuato le sue attività di accompagnamento dell’Associazione degli Amici delle Ausiliatrici (“Friends of Hope”) senza troppi problemi, adattandosi molto sportivamente alle cautele imposte dalle diverse ondate di Covid 19 che hanno pesantemente afflitto il territorio, per non parlare delle preoccupanti condizioni politiche che sono esplose in questo anno. Le due celebrazioni eucaristiche per gli Associati che si sono svolte in aprile e in ottobre, hanno visto una leggera flessione di partecipazioni con “solo” 600 – 700 persone ciascuna, ma con un costante numero di nuovi Associati (una trentina) che hanno preso il loro impegno ufficialmente.
A Taiwan, l’eccellente gestione della pandemia ha portato al risultato di “zero casi” entro Ottobre 2020. Le nostre suore – Clara Wu, Teresa Lai e Martha Hsueh – hanno dovuto “restringere” il campo delle loro attività alla sola Taipei, senza possibilità di viaggiare – come sono solite fare – in Cina Continentale o nelle Filippine. Questa condizione ha dato loro la possibilità di sviluppare maggiormente un servizio locale a persone senza tetto, in collaborazione con la Parrocchia dove si trova la comunità, raggiungendole nelle stazioni dove vivono, senza tralasciare le altre attività ormai consolidate (formazione alla spiritualità ignaziana, pastorale parrocchiale, CVX, visite a persone sole e anziane…).
sr. Clara Wu in una delle stazioni di Taipei
In India la pandemia ha dato occasione alle suore di occuparsi di persone che si sono trovate in situazioni di povertà e indigenza, specialmente durante il lockdown (tra marzo e maggio 2020). Migliaia di lavoratori giornalieri hanno dovuto affrontare un periodo di enorme difficoltà economica, dovuta all’improvvisa chiusura di ogni attività produttiva durata due mesi. In uno scenario surreale, le città indiane – normalmente super affollate – sono diventate un vero deserto. Solo le lavoratrici e i lavoratori giornalieri hanno dovuto affrontare altissimi rischi di contagio, nel cercare di rimediare un posto su qualche autobus che li avrebbe riportati a casa, nei loro villaggi lontani dai posti di lavoro persi. Non tutti hanno avuto fortuna: moltissimi hanno dovuto incamminarsi a piedi per viaggi disperati (intere famiglie) oppure hanno dovuto affidarsi a servizi improvvisati con mense o dormitori, spesso organizzati anche da privati cittadini!
Le Ausiliatrici hanno collaborato con ONG e parrocchie per offrire, preparare e distribuire pacchi di cibo non deperibile, sia a Kolkata, che a Barasat che a Bolpur.
Il 20 maggio, il super ciclone Amphan ha distrutto le coste del West Bengal, toccando pesantemente anche l’entroterra.
La comunità di Kolkata, insieme ad alcuni operatori diocesani, ha visitato alcuni dei villaggi più danneggiati e – con l’aiuto del Generalato e di amici italiani – ha potuto procurare sia cibo che coperture per i tetti delle case.
In tutto, le suore hanno visitato 6 villaggi a diverse riprese, e ogni volta per alcuni giorni consecutivi, toccando con mano il dramma delle famiglie colpite dal ciclone e rassegnate ad affrontare una dura stagione delle piogge, ormai imminente.
In mezzo a tanti problemi, non sono mancate le occasioni per celebrare e continuare a sperare: il 3 ottobre, le nostre Rajni Lakra e Sasmita Ekka hanno fatto i loro voti perpetui, con una celebrazione che non ha potuto essere davvero pubblica come sarebbe stata in tempi “normali”, ma sicuramente molto viva e sentita.
Osservando ogni precauzione, è stato possibile realizzare una festa molto partecipata, anche se – tra suore, ragazze, famiglie, celebranti e pochi invitati – c’erano meno di una quarantina di persone.
Poco dopo i voti – dal 22 al 29 ottobre – si è svolta l’assemblea annuale delle Ausiliatrici Indiane, che aveva l’obiettivo di definire le priorità su cui lavorare per i prossimi due anni di mandato della presente équipe di Raggruppamento.
Le condizioni del momento hanno permesso di vivere un’assemblea in presenza. Ciò ha dato l’opportunità di lavorare molto e approfonditamente, tanto che alla fine la lista delle scelte fatte è stata notevole. Diversi gli orientamenti presi sia nel campo della missione, che della vita comunitaria, che della formazione.
Tra questi, è stata confermata la scelta di approfondire il nostro rapporto con le aree rurali e tribali, che sono i luoghi di maggior bisogno in India.
Ad esempio, ultimamente, una suora (Juthika) ha cominciato una nuova attività – invitata dalla Caritas diocesana di Asansol – in una zona a 250 km da Kolkata, nel distretto di Bankura, una delle aree più abbandonate del West Bengal. Una volta al mese, vi trascorre quattro-cinque giorni visitando diversi villaggi Santali, e svolgendo un servizio in ambito sanitario, con campi di educazione all’igiene e alla salute, e offrendo un servizio di Medicina Erboristica.
…….. la vita continua……..